Accompagnamento alla nascita

"Una donna deve imparare ad avere fiducia

nel proprio corpo e nei propri istinti e

vivere interamente

la profonda esperienza emozionale del parto"    

Sheila Kitzinger



La gravidanza, seguita dalla nascita del bambino, si inserisce nell'intera ciclicità della vita della donna come un evento della vita sessuale femminile in cui si evidenziano gli aspetti sensuali, sessuali e affettivi del partorire, allattare, senza negare il dolore.

Un evento in cui la donna dovrebbe essere in grado di poter scegliere dove, come e con chi partorire, in quanto un ambiente intimo, protettivo e non disturbante, facilita la produzione dell'ossitocina e può permettere alla donna una maggiore libertà di esprimersi e di sentirsi più comoda e a proprio agio.

Il legame prenatale, la comunicazione interiore tra la mamma e il bambino, e il benessere psicofisico della donna, sono la base primaria per la salute di entrambi e possono portare ad un buon parto spontaneo.

Dopo il concepimento, il bambino "prende il suo spazio" nella madre modificando tutte le sue attività fisiologiche, a volte spingendo verso una reazione materna destabilizzante. Ma con il progredire della gravidanza, la donna accogliendo il bambino dentro di sé si adatta ai vari cambiamenti corporei, ormonali ed emozionali.

Attraverso l'ascolto di sé e del bambino, la donna può aprirsi ad un contatto interiore con se stessa e con la vita che sta crescendo al suo interno.


"E' nel ventre che sperimentiamo la vita a livello viscerale.

E' nel ventre che la vita viene concepita e portata.

E' nel ventre che hanno inizio i nostri desideri più profondi"

Alexander Lowen


Il respiro è forza vitale. La respirazione è di primaria importanza per la nostra esistenza, per la nostra vita, infatti attraverso di essa noi possiamo assorbire l'ossigeno necessario per alimentarci.

Appena nasciamo iniziamo a respirare l'aria con i nostri polmoni in modo del tutto inconsapevole e naturale. Però a causa di conflitti emozionali e tensioni muscolari, il processo della respirazione può essere snaturato.

Il respiro è strettamente connesso all'emissione della voce, per cui in particolare durante la gravidanza il suono - il respiro e la voce - si rivela un canale privilegiato per entrare in contatto e relazione con il bambino nella pancia. Le vibrazioni dei suoni creano delle onde che avvolgono il bambino come un massaggio, comunicandogli anche lo stato emotivo della mamma.

Un accompagnamento alla nascita psico-corporeo e gli esercizi bioenergetici permettono di:

  • trovare uno spazio dove incontrare se stesse e il bambino,

  • sciogliere le tensioni e rilassarsi,

  • porre attenzione al respiro e  al suono della propria voce,

  • contattare ed esprimere consapevolmente le proprie emozioni,

  • vivere il corpo nel suo cambiamento soprattutto in relazione con quelle parti maggiormente coinvolte durante il travaglio e il parto,

  • agevolare all'interno della coppia la comunicazione, in particolare non verbale, creando così le basi per la costruzione di nuovi solidi legami.

La relazione con i genitori, ed in particolare con la madre, permette la costruzione del senso di radicamento (o grounding) e del sé del bambino.

Essere in contatto con se stessi, consapevolmente, e “sentire ogni parte del proprio corpo e i sentimenti che possono sorgere in esso” (Lowen) permette di sapere cosa si sente e avere la capacità esprimersi adeguatamente (nella gioia, paura, incertezza …), senza nascondersi, per entrare nella relazione con più sincerità e partecipazione.

La gravidanza è un momento di grande cambiamento (“la famiglia si trasforma”) sia nei ruoli sia nel vissuto di ogni partner. La partecipazione a tale cambiamento, che comporta grandi euforie ma anche ansie e dubbi, può essere un trampolino per una fortificazione ulteriore della coppia.

Un ambiente familiare positivo è di primaria importanza per la nascita e la crescita armoniosa del bambino, ad esempio già nella pancia il bambino assorbe i modelli di comportamento attraverso gli stati d’animo dei genitori.


“Arrendersi all'amore implica la capacità di condividere pienamente

il proprio sé con un partner.

L’amore non è dare, ma essere aperti.

Tale apertura deve essere in primo luogo verso se stessi,

poi verso l’altro.

Ciò implica essere in contatto con i sentimenti più profondi e

poi essere capaci di esprimerli in modo appropriato”

Alexander Lowen